Words by Simone Botte
CHE CACCHIO É LA #BIGBOYSEASON?
…A PROPOSITO DI OGGETTIFICAZIONE DI CUI NESSUNO PARLA: QUANDO ARRIVA IL FREDDO LE PANCIOTTE TORNANO IN VOGA
Non ho una linea precisa da seguire in questo nuovo appuntamento di Fat-Symbol. Le stagioni non sono più quelle di una volta e ce ne stiamo accorgendo tutti, il mondo ci sta facendo capire tante cose e i cretini siamo solo noi che non impariamo mai nemmeno quando la nostra casa si riempie di acqua e fango.
Pensiamo che il problema sia nella provincia in cui viviamo e non nella terra che stiamo mettendo in ginocchio e distruggiamo ogni giorno con tanti nostri piccoli gesti che moltiplicati per 100000000000 fanno danni enormi. Ma non siamo qui per fare discussioni sul tempo, solo che la regola di oggi era seguire il flusso che vuole uscire da me e quindi non devo fermare il “vomito di parole” come diceva la cara Cady Heron.
È arrivato il freddo a Milano e la situazione panciotti non sembra disperata come in agosto, perché ora i big boys vanno un sacco.
Le chat per incontri sono solo le stesse e anche la gente nell’isolato, ma cosa è cambiato? Quelli che rispondono a monosillabi ora dicono che sei troppo da coccolare, mentre chi chiedeva la foto del fisico e poi si silenziava ora parla di posizioni a cucchiaio e abbracci davanti a Netflix.
Questi animali da palestra cambiamo la muta al loro modus operandi? Di aspetto ovviamente rimangono uguali o al massimo si concedono di sgonfiarsi le spalle per un paio di mesi, tanto al volume giusto ci pensa l’imbottitura del Moncler e alcuni osano anche dire che in autunno si lasciano andare a un po’ di pancia quando scherzano.
La loro pancia non è tonda; non è pancia e non dà quella sensazione calda di cuscino.
Quella che loro definiscono pancia è pelle e per fartela vedere, devono stringere con indice e pollice e tirarla per mostrartela in tutta la sua cicciosità mentre tu trattieni il respiro perché una parte della t-shirt è entrata dentro un rotolino reale. Umiliante? Si ma ormai è anche divertente, da ottobre ci sono meno distinzioni e tribù non solo nel mondo gay ma pure per le mie amiche è più accogliente un orsetto di uno spigoloso e freddo Edward Cullen.
Ma ormai è diventata una certezza questa cosa e anche un trend di Tik Tok. Da qualche anno si vedono proprio video parodia che narrano le vicende in scenette che spiegano e scherzano sulla #bigboyseason .
Siamo un accessorio invernale? Forse, ma noi non ci concentriamo su quello perché siamo orsetti carini e coccolosi finché non ci dicono che non si può mangiare nulla a letto e ti strappano dalle mani un pacchetto di patatine che volevi mangiare davanti a un film perché sono passate le 21,30.
Uno sciopero dei BigBoys durante la stagione invernale è impossibile, perché purtroppo il nostro rancore e quello che è successo durante l’estate ce lo dimentichiamo facilmente e lo barattiamo senza volerlo per qualche ora di abbracci e quello che ne segue.
Di attenzioni ne abbiamo voglia tutti e sempre anche se a darle sono proprio quelli che poco prima vi ignoravano malamente e invece di rispondergli gentilmente di andare sfregare i loro muscoletti contro altri freddi muscoletti, cominciamo subito ad elencare i giorni liberi per poter incastrare il date con il malessere tonico di turno.
La voglia di sentirsi speciale supera la vendetta che durante l’estate abbiamo nutrito e nonostante ci fossimo promessi e ripromessi di ghostare noi quello stronzetto non appena sarebbe giunta la stagione delle trapunte, stiamo già aggiungendo qualche cuscino in più al letto per stare più comodi li durante la serata.
Nulla – affrontiamo la stagione come abbiamo sempre fatto, non pensiamo a queste cose negative, chi c’è dentro sa di cosa ho parlato finora. Prepariamoci ai cappottoni over vintage che ci avvolgono e non si appoggiano in nessuna parte del corpo che ci ha messo a disagio durante tutto il periodo estivo che è arrivato a durare otto mesi da aprile a novembre.
Pronti a foto con il caffè di Starbucks e alle scarpe marroni sulle foglie che ricoprono i marciapiedi di Milano immaginando di essere in Massachusetts.
Queste sono tutte cose che di solito ci si tiene dentro, ma buttarle fuori fa sentire un po’ più liberi, io cucio mie esperienze passate e presenti e quelle che mi raccontate voi in privato e continuerò a darvi voce amalgamando i vostri sfoghi ai miei e qualora voleste anche firmarvi io citerò le mie fonti con piacere, ma questo è un luogo sicuro e vorrei rimanesse tale per tutti quelli che si sentono meno soli in questo mondo mascherato da #bodypositivity ma che in realtà va sempre peggio.
Io ci sono!
Qualche domanda che mi avete fatto per messaggio:
Tu parli di body positive ma sei robusto da poco tempo ho visto.
Io nella vita sono stato una fisarmonica con il peso e il mio corpo è reduce da una guerra fisica e psicologica.
Cerco sempre di stare attento e toccare delicatamente certi argomenti ma cerco anche di dire quello che di solito ci si tiene dentro, perchè sentire un’altra persona che pensa le tue stesse cose belle e brutte a volte aiuta.
Mi dai forza perchè riesci a metterti a nudo facilmente sia fisicamente che a parole come fai? Sei sicuro di te e mi devi dire come fai.
Di sicuro nella mia vita non c’è nulla, non mi sento un esempio perchè io faccio quello che faccio e mi metto a nudo in tutti i sensi per esorcizzare un demone enorme che è lo stesso con cui hai a che fare anche tu e tante altre persone.
Non credo sia la soluzione giusta per tutti fare quello che faccio io, ma sicuro è diventato un anestetico per me, stavo peggio a sorvolare certi discorsi e a nascondere il mio corpo.
Vado a momenti perchè nella vita poi tendo a mascherarmi in vestiti giganti e nessuno ha mai saputo bene che fisico avessi nemmeno quando ero 69 kg.
Quello dei vestiti larghi e non è un po’ il controllo che ho sul mio corpo che al contrario fa un po’ quello che cazzo vuole, lo odio e lo amo, odio il mio fisico ma se lo vedo su un altro ragazzo mi fa impazzire.
Questa rubrica sono sincero in primis è servita a me per venire fuori con un altro lato nascosto, che invece di incoraggiare e parlare del mio lavoro e di quello che ho raggiunto voleva essere sincero e confessare i lati della vita che non funzionano per me e per persone che conosco e soffrono per cose che io posso comprendere.
Ho voluto cosi condividere un gomitolo che è fatto di tante vite che mi hanno toccato, di esperienze mie di quando ero ragazzino e non sapevo affrontare tutto questo e storie di sconosciuti che dopo un po’ senti meno lontani da te man mano che le leggo e le trasformo in un nuovo articolo.
In questo periodo ti assicuro che non sono sicuro di me per nulla
faccio fatica ad accettare davvero poco del mio corpo e non solo quindi ho bisogno di combattere così questo filtro che mi si crea ogni tanto nella testa per poter vivere al meglio, affrontando ogni nuova giornata, il lavoro, gli amici e la gente in generale.
WHAT THE FUCK IS THE #BIGBOYSEASON?
…AS ABOUT OBJECTIFICATION NOBODY TALKING ABOUT: WHEN THE COLD ARRIVES WAISTCOATS ARE BACK IN FASHION
I don’t have a precise line to follow in this new Fat-Symbol event. The seasons are no longer what they used to be and we are all realizing it, the world is making us understand many things and the only idiots are us who never learn even when our house fills with water and mud.
We think that the problem is in the province in which we live and not in the land that we are bringing to its knees and destroying every day with so many of our small gestures which, multiplied by 100000000000, cause enormous damage.
But we are not here to argue about time, just that today’s rule was to follow the flow that wants to come out of me and therefore I don’t have to stop the “vomiting of words” as dear Cady Heron used to say. The cold has arrived in Milan and the waistcoat situation doesn’t seem as desperate as in August, because now the big boys are in great demand.
The dating chats are just the same and so are the people on the block, but what’s changed? Those who respond in monosyllables now say that you are too much to cuddle, while those who asked for a photo of your body and then fell silent now talk about spooning positions and hugs in front of Netflix.
Shall we change the modus operandi of these gym animals?
In appearance they obviously remain the same or at most they allow themselves to deflate their shoulders for a couple of months, since the padding of the Moncler takes care of the right volume and some even dare to say that in autumn they let go of a little belly when joking . Their belly is not round; It’s not tummy and doesn’t give that warm pillowy feeling.
What they define as a belly is skin and to show it to you, they have to squeeze with their index finger and thumb and pull it to show you in all its fatness while you hold your breath because part of the t-shirt has entered into a real roll. Humiliating? Yes but now it’s also fun, since October there have been fewer distinctions and tribes not only in the gay world but also for my friends a teddy bear is more welcoming than an angular and cold Edward Cullen.
But this thing has now become a certainty and also a Tik Tok trend.
For a few years now we have seen parody videos that narrate the events in skits that explain and joke about the #bigboyseason .
Are we a winter accessory? Maybe, but we don’t focus on that because we are cute and cuddly little bears until they tell us that you can’t eat anything in bed and they snatch a packet of chips from your hands that you wanted to eat in front of a film because it’s after 9.30pm .
A BigBoys strike during the winter season is impossible, because unfortunately we easily forget our resentment and what happened during the summer and unintentionally exchange it for a few hours of hugs and what follows.
We all want attention all the time, even if it’s those who give it to you who were rudely ignoring you shortly before, and instead of politely telling them to go and rub their little muscles against other cold little muscles, we immediately start listing the days off so we can fit the date in. the tonic malaise of the moment.
The desire to feel special surpasses the revenge that we nurtured during the summer and although we promised ourselves over and over again that we would ghost that little bastard as soon as quilt season arrived, we are already adding a few more pillows to the bed to make us more comfortable there. during the evening.
Nothing – let’s face the season as we always have, let’s not think about these negative things, whoever is inside knows what I’ve talked about so far. Let’s get ready for the oversized vintage coats that wrap around us and don’t rest on any part of the body that made us uncomfortable throughout the summer period which lasted eight months from April to November.
Ready for photos with Starbucks coffee and brown shoes on the leaves covering the sidewalks of Milan imagining being in Massachusetts.
These are all things that we usually keep inside, but throwing them out makes you feel a little more free, I combine my past and present experiences and those that you tell me in private and I will continue to give you a voice by amalgamating your outbursts with mine and if you would also like to sign, I will gladly cite my sources, but this is a safe place and I would like it to remain so for all those who feel less alone in this world disguised as #bodypositivity but which in reality is getting worse and worse.
I’m here!
Some questions you asked me by message:
You talk about body positive, but you’re sturdy from a short time I’ve seen.
In my life I have been an accordion with weight and my body has just returned from a physical and psychological war. I always try to be careful and delicately touch on certain topics but I also try to say what we usually keep inside, because hearing another person who thinks the same good and bad things as you sometimes helps.
Do you give me strength because you can easily lay yourself bare both physically and verbally as you do? You’re confident and you have to tell me how you do it.
There is certainly nothing in my life, I don’t feel like an example because I do what I do and I lay myself bare in every sense to exorcise an enormous demon which is the same one you and many other people are dealing with. other people.
I don’t think it’s the right solution for everyone to do what I do, but it certainly became an anesthetic for me, I was worse at glossing over certain conversations and hiding my body. I go occasionally because in life I tend to disguise myself in giant clothes and no one has ever really known what body shape I had even when I was 69 kg.
The one about baggy clothes and isn’t it the control I have over my body which on the contrary does whatever the fuck it wants, I hate it and I love it, I hate my body but if I see it on another guy it drives me crazy .
This column, I am sincere, first of all helped me to come out with another hidden side, which instead of encouraging and talking about my work and what I have achieved wanted to be sincere and confess the sides of life that don’t work for me and for people I know suffer from things I can understand.
So I wanted to share a ball of yarn that is made up of many lives that have touched me, of my experiences when I was a kid and I didn’t know how to deal with all this and stories of strangers that after a while you feel less distant from you the more I read them and I turn them into a new article.
In this period I assure you that I am not sure of myself at all.
I struggle to accept very little about my body and not only so I need to fight this filter that is created in my head every now and then in order to live as best I can, facing each new day, work, friends and people in general.
Words by Simone Botte
33 MAGAZINE 