FAT SYMBOL: NEWS


Words by Simone Botte

Eccomi qui come sempre ad aggiornarvi sul fenomeno Body positive nel mondo della moda e non solo.

News?

Non succede più nulla, nessuno parla più di nulla che non sia ‘basic’ sia di corpo che di sostanza. I burrosi venerati come Dèi sono stati solo un flash sui giornali e sulle passerelle.
Hanno scritto e detto che c’era aria di cambiamento ma anche gli autori di quegli articoli mi hanno confessato che anche se ha la pancia come me, una giacca e una maglia la comprerebbe più volentieri dopo averla vista addosso ad un modello magro. Io ho fatto finta di capire quello che stava dicendo, perchè nel mio caso io davvero riesco a trovare interessante un capo di abbigliamento a prescindere dal corpo che lo indossa. Mi concentro sul capo e se ad indossarlo dovesse essere una ragazzo con le maniglie dell’amore io mi sento sempre molto più coinvolto nella collezione.

Usciamo dalla moda e dai vestiti che non interessano a tutti.

Siamo sopravvissuti alla Design Week che nella sua edizione 2024 a me pare si sia fatta di steroidi. Erano ben 7 anni che non fuggivo da Milano per l’intero periodo per scappare dalla Milano che va in tilt e non funziona per nessuno. Anche per le persone a cui frega nulla del design e dei party dove ti regalano l’adesivo e la penna con logo, la città diventa invivibile. Ora è già tutto dimenticato e rimangono residui di gadget e borse gift Zegna vendute a 100€ solo su Vinted.

Situazione palestre.


Io da un anno devo ancora iscrivermi ma nel mentre ho cominciato a correre e camminare sfidando gli attacchi d’asma e le graminacee buttando giù l’inimmaginabile mangiato questo inverno.

Il mio palestro-metro ha segnalato che nel 2024 avete cominciato prestissimo ad accanirvi tra i vari attrezzi e i selfie nei 45 specchi piazzati in ogni dove tra i pesi e le cyclette.
Ma quanti specchi ci sono?
Di quanti ne avete bisogno?
Sicuro fanno sentire bene chi è avanti con i lavori, ma chi frequenta da poco ed è solo all’inizio del percorso dubito li guardi così spesso.

Cos’è il Bear Festival a Milano?
Ho la pancia ma sono sempre fuori dal mondo in generale, cado dal pero quando scopro che esiste una sorta di Bear Week subito dopo il Salone del mobile dal 2008.
Dal 24 aprile all’1 maggio a Milano organizzato dal Company Club, una serie di iniziative panciute invaderanno la città, dai party sul tram quasi da subito sold-out a feste in piscina, cabaret, Bowl, barbecue e partite di pallavolo e calcio tutto a base di pelo e panciotti rimbalzini.
Io come sempre arrivo tardi ma vi aggiornerò se riuscirò ad andare a qualcuno di questi eventi e vi racconterò.

SHOPPING:

In palestra con Fat Symbol.
Ecco il mio look da palestra per quando deciderò di iscrivermi seriamente.
Le mie scelte sono ovviamente sui siti che uso di più e punto spesso e volentieri in abbigliamento vintage quando le taglie permettono, ma con un po’ di pazienza e ricerca di solito trovo tutto quello che mi serve.

La tuta vintage di Diadora mi piace da sempre, è da “zio” come me e mi ricorda mio nonno che le sfoggiava nei colori e nelle combinazioni più assurde possibili quando mi portava in montagna. Questa blu elettrico l’ho trovata su Etsy da questo venditore che è specializzato in tute sportive, tenute davvero benissimo, descritte al meglio e con tutto che corrisponde alla descrizione, raccomandatissimo e pieno di recensioni positive.

Costa 99 euro e il venditore è austriaco @aloisstudio

Oppure i pantaloni di Adidas violetto a 52€ su eu.deadstockofficial.com che ha sempre una selezione fantastica di usato e fondi di magazzino. Su Vinted le scarpe usate e nuove per andare in palestra le trovate da 7€ in su come le running che ho messo qui sotto.

Il borsone? Sempre su Vinted ne ho trovate di assurde e non sapevo dell’esistenza di quelle di Chupa Chups in cui mi sono scontrato una decina di volte. Anche per questo articolo si parte dai 5€ a salire, ovviamente le mie scelte non sono mai sobrie come la borsa vintage di Paperino, ma per gusti più tranquilli ho trovato anche la borsa nuova con cartellino di Adidas a 23€.

Ora che siete vestiti manca solo l’iscrizione, io aspetterò un altro po’.

Il vostro angoletto dei messaggi:
Come sempre se non mi date voi il permesso di inserire il vostro nome io li riporto anonimamente la parte a cui provo a rispondere

R: Io credo di essere stato lasciato dal mio ex anche per il mio fisico anche se sono stato sempre più o meno così…

Su questa cosa posso capire i dubbi che ti sono venuti, non perchè hai ragione ma perchè anche a me sono venuti spesso ed è una sorta di paranoia che però mi veniva solamente quando rompevo con qualcuno.
Poi parlando anche con amiche e amici sempre a ridosso di una storia finita notavo che erano molto più insicuri riguardo al proprio corpo.

Sono situazioni dove la nostra persona viene messa in discussione, altalenare tra sensi di colpa e momenti dove ci sentiamo l’unica causa della rottura e ci cominciamo ad attaccare a tutto dal nostro carattere al nostro fisico.
Di continuo ad ogni mia rottura anche per mia volontà io mi vedevo uno schifo a prescindere dai miei 70kg o 122kg.

Lì per lì è un inferno e gli specchi ti deformano nella versione più brutta di te e non c’entra l’ex, siamo noi che al massimo della nostra vulnerabilità diventiamo i nostri peggiori giudici. Spesso i peggiori nemici di noi stessi siamo noi e non sto dicendo nulla di nuovo.

Arriverà una persona nuova che ti farà tornare una visione giusta di te e forse anche migliore.


Words by Simone Botte

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